Copertina Chiesa di San Maurizio
Via La pila, 61 - Brusson

L'organo

L'organo
Fu costruito nel 1896 da Carlo Vegezzi-Bossi di Torino.
E' costituito da circa 1000 canne, due manuali (56 note) e pedaliera diritta (27 note).
Attualmente l'organo viene utilizzato in occasione di concerti. Per l'animazione delle celebrazioni, viene invece usato un organo elettronico posto alla sinistra dell'altare maggiore.
La cantoria è composta da circa 30 coristi, di cui una dozzina sono bambini, ed è diretta da Walter Chouquer, con l'ausilio dell'organista Leonardo Rous.

Vestigia della vecchia chiesa.

Dal mese di febbraio 2010, la chiesa di San Maurizio a Brusson è stata oggetto di restauro. Gli scavi preliminari necessari al rifacimento del pavimento di legno hanno portato alla luce parte delle mura perimetrali della chiesa gotica, evidenziandone l'antica disposizione absidale verso oriente. L'opera è diretta dall'architetto Monique Lévêque; in questa antica chiesa, nel 1270, venne firmato l'accordo tra la curia valsesiana ed Ibleto di Challant. La struttura era stata tuttavia già nominata in una bolla pontificia di Alessandro III nel 1176.
All'esterno del campanile, dall'inverno 2010, si notano alcuni pannelli dell'Assessorato Istruzione e Cultura della Regione Autonoma. Intitolati L'histoire de l'Eglise, descrivono un mirevole progetto volto a restituire l'antico patrimonio storico e culturale alla comunità locale. Con alcune pregevoli immagini d'epoca, i pannelli raccontano come la tradizione popolare voglia collocare la chiesa primigena al posto della cappella di Saint-Valentin, mentre è risaputo che essa sia stata menzionata per la prima volta da una Bolla pontificia del 1176, come ricordato nel dettaglio da Varasc.it. Esistono invece alcune immagini della chiesa gotica, orientata su un asse est-ovest e demolita nel XIX secolo; ne restano solo il campanile e le piccole strutture che vi sono tuttora appoggiate, la cosiddetta Chapelle des blancs, sulla sinistra della chiesa (e dietro al clocher) per chi la guarda dal sagrato. Nel 1865 si decise pertanto di costruire una nuova struttura sacra, il cui progetto venne proposto dal geometra Innocenzo Manzetti (1826-1877) e realizzato dall'architetto Giuseppe Lancia. Ultimata dopo otto anni, la chiesa di Brusson venne consacrata nel 1873; l'interno venne decorato dal pittore Alessandro Altari (1832-1920), ad eccezione del grande quadro di San Maurizio, creato nel 1884 da Giuseppe Stornone e successivamente ricostruito da Carlo Morgari dopo il devastante incendio del 17-18 marzo 1927. I decori interni vennero ripristinati da Andrea e Giovanni Ponchia.
I recenti restauri (ultimati nel mese di dicembre 2010) hanno permesso di identificare, sepolti nel livello inferiore dell'attuale chiesa ottocentesca, alcuni elementi della chiesa quattrocentesca: il muro perimetrale nord, le lesene (oggi sepolte sotto la navata sinistra e la navata centrale), gli altari (sottostanti la navata centrale e la navata laterale destra), nonché alcune basi per arredi liturgici, celate sotto la navata sinistra.

Pala d'altre di San Sebastiano e Santa Barbara

Pala d'altre di San Sebastiano e Santa Barbara, XVIII°.

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